Non soltanto la nostra Bibbia ma anche altre fonti importanti dell’antichità fanno cenno alla venuta sulla Terra di visitatori extraterrestri.
“I Dischi Volanti Torneranno” di George Adamski
“È stata la nostra stessa religione ad insegnarcelo. Noi concordiamo con l’affermazione di Cristo a proposito della ‘casa dalle molte dimore’. Abbiamo anche una preghiera che dice: ‘sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra’. Ma come possiamo obbedire a questo comando se qualcuno non discende dal cielo a istruirci? Ci è stato profetato che strani eventi accadranno nel cielo e ci è stato assicurato più volte che tali profezie si avvereranno. E si sono avverate, non è così?
Cosa fanno i nostri ministri del culto e i nostri sacerdoti? Stanno forse accingendosi a confessare di averci raccontato delle frottole per tutto questo tempo? O si decideranno ad ammettere che tutto si è ormai avverato, che tutto quello che ci hanno insegnato è verità e che oggi possiamo vedere questa verità manifestarsi? È importantissimo che essi prendano in considerazione quest’ultima alternativa, giacché la Bibbia menziona tanto spesso simili manifestazioni sin dai tempi più antichi.
Stando così le cose, queste astronavi provenienti dallo spazio esterno, note come dischi volanti, offriranno alle nostre dottrine religiose e alle testimonianze bibliche il supporto delle prove. Se dobbiamo accettare come verità la Bibbia e gli insegnamenti del clero, è giunto ormai il tempo di provare che lo sono. Le apparizioni dei dischi volanti stanno compiendo le profezie“.
“I Visitatori dallo Spazio”
“La Bibbia e gli Ufo“, (Capitolo 10, “I dischi volanti torneranno”, Edizioni Mediterranee-Roma), redatto da George Adamski, mi sembra lo scritto più significativo, quello che sintetizza e coglie il cuore di tutta la sua multiforme esperienza nella chiave del contattismo spirituale. Questo suo scritto è il vero antefatto alla comprensione anche di “Angeli in astronave”.
Le testimonianze e la casistica del più autentico contattismo spiritualista non contraddicono la Bibbia e i Libri Sacri delle antiche tradizioni religiose, semmai ne rispecchiano le narrazioni e le descrizioni, affermandone la veridicità, e non mescolano affatto, come può sembrare da un approccio superficiale e disinformato, il sacro col profano. Non è mia intenzione qui entrare nel merito delle diverse interpretazioni e posizioni assunte da molti riguardo a come viene definita l’ufologia spiritualista. Voglio soltanto iniziare a prendere alcuni spunti da questo prezioso capitolo di George Adamski e farne dei semplici commenti.
Adamski scrive: “Un’accurata ricerca compiuta sulla Bibbia porta alla luce parecchie testimonianze sui visitatori dallo spazio. Un ministro del culto mi ha confidato di fatto di aver trovato più di trecentocinquanta simili riferimenti. Non soltanto la nostra Bibbia ma anche altre fonti importanti dell’antichità fanno cenno alla venuta sulla Terra di visitatori extraterrestri. La maggior parte di coloro che mi scrissero chiedendomi perché essi non fossero menzionati erano semplicemente disinformati sulle reali testimonianze. Essendo questa la mia convinzione tenterò ora di dimostrare come i visitatori spaziali siano ampiamente menzionati nella Bibbia e come fosse loro pratica comune offrire guida e aiuto alle genti del mondo nell’antichità, tentativo che essi stanno oggi ripetendo“.
Per un approccio a questa materia, il lettore anche il più digiuno, non deve lasciarsi impressionare dalle terminologie ufologiche per andare alla sostanza delle cose riferite. Se coloro che abbiamo sempre chiamati angeli provengono da mondi e dimensioni oltre il pianeta Terra, perché non chiamarli anche extraterrestri?
Si è scritto e detto molto anche riguardo ad alcune affermazioni di Adamski scientificamente inesatte. La Luna e Venere non sono abitati. Scriverò in seguito alcune mie opinioni in merito, ma non credo che siano soltanto mie opinioni, come dirò. Cercherò di dimostrare che queste sue asserzioni vanno valutate sotto alcuni aspetti che ritengo non siano stati sufficientemente esplorati dai suoi denigratori. Queste sue inesattezze scientifiche dunque non inficiano la validità dell’essenza della sua testimonianza, visto che egli è un contattista e non uno scienziato.
Voglio iniziare ora dai temi essenziali del messaggio, al quale egli ha legato i fatti narrati da lui stesso. Nessuno può smentire a ragione che il nostro pianeta sia stato visitato da sempre da persone venute da un altrove, senza invalidare non soltanto il racconto biblico, ma anche altri testi autorevoli e antichi come quelli dei Veda. Oggi esiste una ricca, seria e attenta letteratura che mette in risalto simili testimonianze antiche e anche più recenti. Lo stesso Adamski vi dedicò una ricerca autorevole e ci ha lasciato scritto non poco al riguardo.
I racconti di ogni epoca di questi celesti visitatori, in effetti, come dice Adamski, hanno cercato di aiutare gli uomini e hanno dato loro ammaestramento e guida. Mi sembra giusto che George Adamski, come cristiano, abbia voluto citare anzitutto Gesù e riportare alcune sue affermazioni che fanno parte del Vangelo. Gesù disse: “Nella casa di mio Padre vi sono molte dimore. Se così non fosse, non ve l’avrei detto. Vado a prepararvi un posto” (Giovanni; 14, 2).
L’autore fa notare che se ci sono molte dimore, cioè molti mondi, certamente vi sono anche i loro abitatori. Nel versetto successivo (Giovanni: 14,3), Gesù aggiunge: “E quando vi sarò andato, e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, affinché siate anche voi dove io sono”.
In Giovanni (8, 23), troviamo ancora le parole di Gesù: “Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo”. Il contattista commenta dicendo che tutti gli abitanti di quei mondi o extraterrestri, che sono venuti a visitare la terra, sono stati considerati da sempre degli angeli. Gesù stesso proviene da altrove come questi visitatori provengono da altrove, essendo molti i mondi o le dimore della casa del Padre.
La Bibbia ci insegna che Egli è il primogenito di molti fratelli e che un giorno molti di noi potranno divenire simili a lui (Romani: 8, 29). Vi sono altre argomentazioni di “La Bibbia e gli Ufo” che meritano di essere considerate: “La descrizione biblica degli angeli è chiarissima. Il loro aspetto coincide in tutto e per tutto con quello dei terrestri. Essi sono esattamente simili a noi tranne che per il fatto che non hanno subìto la caduta originale. Un’indicazione precisa sul loro aspetto si può trovare nella Lettera agli Ebrei dove leggiamo che è possibile intrattenersi con loro senza rendersi conto che sono angeli“. Infatti Paolo ha scritto: “Continuate a volervi bene, come fratelli. Non dimenticate di ospitare volentieri chi viene da voi. Ci furono alcuni che, facendo così, senza saperlo hanno ospitato degli angeli“ (Ebrei: 13, 2).
In “Angeli in astronave”, ho riportato alcuni insegnamenti e rivelazioni dei Fratelli venuti dallo spazio. Essi ci spiegarono che alcuni di loro sono angeli puri spiriti e hanno anche la capacità di assumere un corpo provvisorio per compiere alcune visite e missioni presso gli uomini della Terra. Altri, come Enoch ed Elia, furono portati via con il loro corpo e possono tornare a visitare il nostro pianeta per scopi di missione. Tutto questo concorda con la Bibbia. Ed è altrettanto vero che le descrizioni bibliche degli angeli mostrano sempre una figura corporea come la nostra.
George Adamski, anche attraverso alcune sue affermazioni e descrizioni che sono sicuramente pseudoscientifiche, testimonia la sua esperienza fisica, astrale e spirituale e racconta e argomenta in questa chiave. Chi non comprende o non accoglie questa interpretazione, non potrà mai accettare per vero questo contattista e nemmeno capirà l’essenza della più autentica ufologia spiritualista.
Per queste ed altre ragioni che esporrò in seguito, George Adamski non può con ragione essere liquidato come un ciarlatano, pena l’andare a tacciare di ciarlataneria i fatti raccontati da sempre dai Testi Sacri più autorevoli che abbondano di queste testimonianze e tutta una seria letteratura mondiale spirituale ed esoterica anche attuale.
Nella storia della spiritualità e delle apparizioni in forma mistica, fatte anche di luce e immateriali, George Adamski e “Angeli in astronave” hanno un posto, ma testimoniano soprattutto fatti similari a quelli della Bibbia dove le manifestazioni di coloro che sono venuti a noi da un altrove, si sono verificate in una forma tangibile. Questa forma fa parte appunto del contattismo spiritualista. Del resto non fece Gesù la stessa cosa coi suoi dopo la sua resurrezione? Egli disse a Tommaso: “Metti qua il dito e guarda le mani; accosta la mano e tocca il mio fianco. Non essere incredulo, ma credente!” (Giovanni: 20, 27).
Per leggere e comprendere questi fatti che fanno incontrare e uniscono Cielo e Terra, il nostro mondo ad altri mondi, occorre aprirsi a vie spaziose e idonee. Sappiamo ormai che non esiste solo la dimensione materiale e neppure soltanto quella totalmente spirituale. Anche la scienza ormai indaga varie realtà energetico-vitali dando nella sostanza ragione ai Testi Sacri di ogni tempo e alla fede. Su questa via muoverò le mie argomentazioni successive in questo sito. Ringrazio quanti collaborano alla redazione del sito e chi lo vorrà visitare da qualsiasi suo punto di vista.
“Fede, Ufologia e Coerenza”
Una corretta lettura delle testimonianze di George Adamski non vorrà mai trovare o raggiungere conoscenze scientifiche. Egli racconta i fatti, riferisce i dialoghi e riporta ammaestramenti ed esortazioni alla fede nelle profezie apocalittiche; in questo troviamo il contattista e il profeta.
Negli incontri ravvicinati che ho raccontato in “Angeli in astronave” ci fu raccomandato di non dare molto peso ai riferimenti tecnologici e scientifici degli scritti di Adamski, ma di comprenderne le parti spirituali e anche filosofiche. In esse egli trasmette quanto si volle affidargli per la sua missione. Alcuni tentativi di dimostrare alcune cose scientifiche che il contattista fece sia per iscritto che portando foto, filmati e altro materiale, non hanno sortito l’effetto desiderato. Perché chi crede e ha una fede in queste realtà non ha bisogno di prove scientifiche e materiali e chi non crede non potrà essere convinto da nessuna prova.
Per questo i Fratelli dello Spazio non vollero darci reperti dimostrativi e prove scientifiche. Ci dissero, come ho scritto in “Angeli in astronave”, che chi avrebbe avuto questa fede nel cuore avrebbe accolto la nostra testimonianza.
Perché una parte del mondo ufologico acclama George Adamski e una parte più vasta lo ritiene un ciarlatano che ha screditato le basi più credibili dell’ufologia? Perché Adamski è un uomo di fede, un cristiano convinto di quanto Gesù ha insegnato e testimoniato. Inoltre egli crede nella missione e nel compito della Chiesa, ma mette in guardia il clero dal non accettare per intero la profezia biblica e apocalittica con il rischio di invalidare tutto.
Adamski ha il grande merito di essere stato il primo contattista-profeta a citare le visite celesti così spesso narrate dalla Bibbia mostrando come gli incontri ravvicinati della sua esperienza e di quella di altri contattisti abbiano tutti i connotati della Gloria del Signore delle Sacre Scritture. Voglio aggiungere che anche le Scritture Vedantiche riportano simili cose.
Ci si potrà domandare se questo contattista abbia dissacrato o laicizzato le visite angeliche agli uomini della terra. La risposta sarà nello stabilire se questi contattisti abbiamo o no avuto la visita manifesta di Angeli in veste umana o no. George Adamski sostiene che si tratta degli stessi Esseri descritti dalla Bibbia e dai Veda. Cioè gli stessi angeli in veste umana che visitarono Abramo, che contattarono e presero a bordo della “nube” Mosè e così via, hanno visitato il contattista americano e altri contattisti per affidare loro, come fanno da sempre, messaggi pieni di sapienza, di ammaestramenti e di avvertimenti utili all’umanità.
Ma se leggiamo con attenzione soprattutto il capitolo decimo del suo terzo libro, “La Bibbia e gli Ufo”, possiamo cogliere un messaggio che indica una vera e propria chiave profetica di lettura delle Sacre Scritture e delle profezie apocalittiche. Ed è quanto “Angeli in astronave” ha raccolto con le sue nuove esperienze e ha portato avanti come chi raccoglie un testimone per correre verso la meta. Senza giusta ragione alcuni ufologi si oppongono a questa visione delle cose. Essa non esclude il discorso extraterrestre come Gesù stesso non lo escluse dicendo che la casa di suo Padre ha molte dimore.
Non è possibile tacciare di ciarlatano un contattista della dimensione di George Adamski senza intaccare non solo i principi basilari della nostra fede, così come ci è stata trasmessa da sempre, ma anche la credibilità di incontri ravvicinati, di messaggi e ammaestramenti sempre presenti in simili manifestazioni.
Occorre rispettare ogni posizione e ogni credo sia laico che religioso, ma resta che quando un personaggio del calibro di Adamski lancia una testimonianza e un messaggio, non è ragionevole liquidarlo sulla base di interpretazioni e ottiche unilaterali. Inoltre molte cose che George Adamski descrive e commenta, vanno lette in una chiave di contattismo spirituale, di veggenza e di capacità di viaggiare in altre dimensioni. Facciamo un esempio: quando egli riferisce di avere circumnavigato la luna a bordo di un mezzo spaziale e di avere visto sul suo lato nascosto città e folta vegetazione, sicuramente egli riferisce quanto ha visto su un’altra dimensione.
Comprendo la difficoltà di una lettura degli scritti del contattista in questa chiave. Accetto anche che chi non crede nella realtà oggettiva di altre dimensioni e spiega queste solo come proiezione mentale, non possa dare credito a simili testimonianze. Ma chi mostra di accettare verità di fede e l’esistenza degli extraterrestri non potrà così facilmente liquidare la testimonianza di Adamski. Dovrà invece comprenderne la profondità e la portata. In questi due campi non c’è possibilità di dimostrazione scientifica al modo della nostra scienza ufficiale e quindi non è logico e produttivo appostarsi su posizioni critiche e poi sostenere tesi che contraddicono tali posizioni.
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“La Bibbia e gli UFO”
Giovanni riportò nel suo Vangelo (14, 2) le parole di Gesù: “Nella casa di mio Padre vi sono molte dimore”. E parlò di molti mondi abitati, di fratelli extraterrestri che visitano la Terra. Disse anche che la Bibbia menziona simili apparizioni da sempre e che gli Angeli non vengono descritti con le ali, ma come uomini.
“Angeli in astronave” riporta vari insegnamenti ricevuti dai Fratelli dello Spazio in cui si parla di mondi e anche di dimensioni. Cosicché si potrebbe dire che la casa del Padre ha molte dimensioni costellate da molti mondi abitati. Ad esempio, la dimensione spirituale abitata dagli Angeli puri spiriti è diversa da quella fisica abitata dagli uomini. Si parla anche di dimensioni astrali o cosmiche che sono intermedie fra la materia e lo spirito. L’energia vitale astrale è più spessa di quella spirituale ed è più sottile di quella materiale.
Le parole di Gesù, alla luce di quanto George Adamski commenta e di quanto riporta “Angeli in astronave”, prendono un significato ampio e ci danno una visuale ampia della molteplicità e ricchezza della creazione. Così possiamo dire che gli abitatori delle varie dimensioni e dei vari mondi vivono in un’energia vitale adatta al luogo che li accoglie. Se sono in dimensioni e mondi spirituali sono puri spiriti. Se risiedono in una dimensione astrale hanno un corpo astrale, un’anima adatta a quella vita e se sono nella dimensione fisica hanno anche un corpo materiale.
Le astronavi condotte dai Fratelli dello Spazio mostrano la capacità di muoversi in ogni dimensione e di potersi materializzare, smaterializzare e attraversare spazi e tempi diversi. George Adamski li chiama angeli e uomini ed extraterrestri. Ma anche la Bibbia li chiama uomini, angeli e anche il Signore.
Questo modo diverso di chiamare gli stessi messaggeri di Dio avvalora quanto argomenta il contattista americano: coloro che vengono da altri mondi e da altre dimensioni e ci portano l’amore di Dio e del prossimo, il rispetto per la creazione, la comprensione del meraviglioso disegno creativo e ammaestramenti universali pieni di bontà e di positività, sono al servizio di Dio e sono stati da sempre chiamati dei, angeli e con nomi similari.
La Bibbia ci parla degli angeli che vengono mandati da Dio a fare diverse cose al suo servizio per il bene degli uomini. E ci invita ad amarli, ad ascoltare e ad accogliere il loro annuncio e a non opporci alla loro azione benefica. Il culto degli Angeli ci è stato proposto da sempre perché sono i nostri custodi, intercessori e amici fidati, coloro che ci aiutano a camminare nell’amore e nel bene.
E perché gli angeli non possono venire a noi sotto varie forme e in diverse dimensioni? Chi può dire dove ha confine la provvidente mano del Signore? Chi può limitare la potenza divina e degli spiriti a Lui uniti?
di Giorgio Dibitonto – fisicaquantistica.it
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